La coperta Scucita: report sulla ricognizione a nord di Milano

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Il 21 settembre 2019 si è svolto un altro degli incontri itineranti della serie La Coperta Scucita (La coperta scucita: soluzioni innovative nell'Hinterland milanese), incontri in cui cerchiamo di capire, con l'aiuto di tecnici, esperti ed amministratori comunali, quali sono i modi per migliorare la mobilità in bici, dal punto di vista del ciclista.

A differenza delle precedenti ricognizioni, questa volta siamo andati fuori Milano, esaminando alcune delle realizzazioni nella zona tra Turate, poco a nord di Saronno, all'interno del Parco Lura e a Arese.

Organizzatore della ricognizione è stato l'arch. Valerio Montieri che, oltre ad essere Consigliere Nazionale della FIAB e membro del Gruppo Tecnico della nostra associazione, è soprattutto un addetto ai lavori. In particolare Montieri si è occupato della progettazione di alcuni degli interventi in cui abbiamo effettuato i sopralluoghi ed è stato quindi fonte preziosa di informazioni sia per ciò che riguarda gli aspetti tecnici e normativi sia perchè ci ha permesso di ascoltare direttamente dalla voce degli amministratori comunali coinvolti le motivazioni, i  problemi e le soluzioni trovate per migliorare la mobilità ciclistica.

Abbiamo realizzato un video dei vari sopralluoghi con interviste e spiegazioni dettagliate. La durata è di poco più di 20 minuti ma riteniamo vi siano esposti molti dei principi che dovrebbero guidare nella realizzazione di una mobilità non incentrata solo sulle automobili.

Ringraziamo:

Comune di Turate
Roberta Giovanna Clerici - Vicesindaco, Assessore all'Urbanistica, Lavori Pubblici e Sociale
Ivan Iula - Assessore Ecologia, Ambiente e Mobilità
Barbara Mariga - Assessore Istruzione, Cultura, Sport e Tempo Libero

Consorzio PLIS Perco Lura
Arch. Francesco Occhiuto - Direttore

Comune di Arese
Arch. Enrico Ioli - Assessore a Urbanistica, Lavori pubblici, Smart City,
Mobilità sostenibile, Edilizia privata e pubblica, Viabilità

e tutti coloro che hanno partecipato.

NO MOVE-IN

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APPELLO

IL COMUNE DI MILANO RITIRI L'ADESIONE A MOVE-IN

Secondo l'accordo tra il Comune di Milano e Regione Lombardia, a chi installerà il dispositivo Move-in sulla propria auto (Euro 0 benzina ed Euro 0, 1, 2, 3 e 4 Diesel) sarà consentito percorrere un certo numero di km all'interno di Area B. L'annuncio è stato dato al Tavolo Aria regionale del 15 ottobre e nei prossimi giorni verranno definiti i km consentiti. L'aria di Milano è una delle più inquinate d'Italia. Nel 2018 sono stati superati del 50% i limiti di legge per il biossido di azoto, prodotto principalmente dai diesel, e 80 volte il limite giornaliero del PM10 contro le 35 concesse, con un miglioramento rispetto al 2017 che la Regione riconduce a condizioni meteorologiche favorevoli.

La decisione del Comune di Milano è quindi, profondamente sbagliata e gravemente dannosa per sei ordini di motivi:

  1. Aumenta l'inquinamento atmosferico, già a livelli illegali
    Milano è fuori legge: viola i limiti del PM 10, del PM 2.5, dell'NO2 e dell'ozono. Tutti inquinanti le cui concentrazioni dipendono prevalentemente o in grande misura dal traffico. I veicoli coinvolti nel progetto Move-in (Euro 0 benzina ed Euro 0, 1, 2 e 3 Diesel, e per il Comune di Milano anche gli Euro 4 diesel vietati dall'ottobre 2019) sono i più inquinanti. Sono auto, ma anche furgoni e camion, che hanno emissioni di particolato e ossidi di azoto (normative e reali) decine, talvolta centinaia, di volte più elevate di quelle più recenti. Per questo Area B ne vieta l'ingresso in città. Consentirlo peggiorerebbe una situazione già molto grave.
  2. È in contraddizione con i principi alla base di Area B
    Area B è volta a tutelare l'ambiente nella nostra città e promuovere una trasformazione della mobilità indispensabile per migliorare la qualità dell'aria. Area B, inoltre, vietando l'ingresso ai veicoli più inquinanti (Euro 0, 1,2,3,4) sottrae veicoli dalla circolazione, riducendo lo spazio occupato dalle auto per ridarlo ai cittadini e al trasporto pubblico. L'adesione del Comune a Move-in contraddice completamente questa impostazione e le scelte di ATM che sta investendo in trasporti a basse o zero emissioni.
  3. Causa ulteriori gravi danni alla salute dei cittadini
    L'esposizione a livelli elevati di inquinanti causa gravi danni alla salute umana, soprattutto di bambini e anziani. Area B è stata annunciata dopo che un'analisi epidemiologica ha stimato che a Milano, ogni anno, muoiono 594 persone solo per le concentrazioni fuori legge di biossido di azoto. L'introduzione in città di veicoli le cui emissioni sono molto elevate comporterà l'aumento delle concentrazioni di inquinamento che si realizzano a immediato contatto con la popolazione ad esse esposta con grave danno e rischio, anche a breve termine, per la salute e, in alcuni casi, anche per la vita stessa dei cittadini.
  4. Allontana la data di rientro di Milano nei limiti di legge per gli inquinanti
    La nostra città deve migliorare la qualità dell'aria per rientrare nei limiti di legge nel più breve termine possibile. Uno studio realizzato nel 2019 ha ipotizzato che il rientro nei limiti di legge per l'NO2 può avvenire al bando dei veicoli Euro 5 diesel da Area B (ad oggi 2025), ipotizzando la sostituzione dei km "sottratti" alle auto bandite, con mobilità non inquinante. Questa decisione comporta l'allontanamento del rientro della città nei limiti di legge nel tempo – già remoto - e la condanna di Milano a violare la legge per ancora più tempo.
  5. Vanifica i significativi investimenti di denaro pubblico sostenuti per Area B
    Il Comune di Milano e gli enti pubblici coinvolti stanno sostenendo costi elevatissimi per implementare Area B. Sono investimenti con fondi pubblici, la cui efficacia viene fortemente compromessa dalla decisione di far entrare in città proprio le auto inquinanti per la cui eliminazione il sistema di Area B è costruito. Del pari sono ostacolati i miglioramenti attuati nel trasporto pubblico da Comune e ATM e aumenta la spesa per far fronte ai disagi e ai danni provocati dal traffico che non diminuirà.
  6. Induce altri Comuni a fare accordi simili, altrettanto dannosi
    Sistemi analoghi ad Area B andrebbero attivati in molte città del bacino padano e non solo. Per proteggere la popolazione da un danno terribile che rende il nostro paese unico in Europa. Milano deve essere un modello positivo, da seguire e migliorare. L'adesione a Move-in va nella direzione opposta, legittimando altri comuni a fare lo stesso.

Chiediamo che il Comune di Milano ritiri immediatamente la sua adesione al progetto Move-in di Regione Lombardia. Il Sindaco Beppe Sala e la sua Giunta hanno più volte detto di voler attuare politiche efficaci per l'ambiente e di considerare quest'ultimo una priorità: questa è l'occasione per dimostrarlo. Con Area B, la città ha fatto un positivo passo in avanti nel prendersi cura dei propri cittadini. Molti di coloro che vivono a Milano e in molti comuni limitrofi sanno e vogliono muoversi con mezzi alternativi all'auto privata quotidianamente. È tempo che questo impegno e cambio di stile di vita siano coerentemente sostenuti e incentivati.

Milano, 21 ottobre 2019

Firmatari:

  • Cittadini per l'Aria Onlus
  • FIAB Milano Ciclobby
  • Genitori Antismog
  • Legambiente Lombardia
  • WWF Lombardia
  • Altroconsumo

Riunione annuale guide cicloturismo

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Con l'autunno torna il momento di ritrovarsi per un bilancio della stagione cicloturistica al termine e per predisporre tempi e modi di pianificazione della prossima. Abbiamo sia esperienze positive che problemi da valutare, nonchè da decidere alcune iniziative di incontro e promozione per il periodo invernale in preparazione.

L'incontro è aperto anche ai soci cicloturisti esperti interessati ad un'eventuale attività di guida per l'associazione.

Sabato 26 ottobre 2019 dalle 10 alle 12 in via Borsieri 4/e a Milano.

Per informazioni contattare Andrea Scagni (coordinatore cicloturismo): turismo@ciclobby

Autunno in Piazza a Gerenzano

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Continua la collaborazione tra Fiab Milano Ciclobby e Ferrovienord:
Nell'ambito della manifestazione Autunno in Piazza a Gerenzano, domenica 20 ottobre, dalle 14:00 alle 18:00, si svolgeranno due sessioni del corso sul corretto uso della bici e sulla sua manutenzione tenuti da Silvia Malaguti, con l'aiuto del gruppo meccanici dell'associazione.

Il programma completo della giornata è nel pdf allegato qui sotto.

Allegati:
Scarica questo file (manifesto pro loco V3-gerenzano.pdf)manifesto pro loco V3-gerenzano.pdf[Programma]908 Kb

URBike - Prevenzione dei furti bici

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Bici rubata

Il furto della bici è una delle cause principali che ostacolano la diffusione più capillare della bicicletta come mezzo di spostamento.

Da sempre FIAB fa opera di sensibilizzazione su questo tema ed è stata coinvolta, anche a livello europeo, in progetti volti a individuare sistemi per contrastare questa piaga.

Ed è per questo che noi di FIAB Milano Ciclobby sosteniamo il progetto URBike, condotto dall'Istituto MISAP - Multidisciplinary Institute for Security management and Antisociality Prevention, in partnership con ASSOBICI e Confesercenti Milano che vuole:

  • individuare i fattori urbani generanti il rischio furti e le fasce temporali più pericolose per i ciclisti di Milano,
  • identificare le principali contromisure adottabili per prevenire i furti,
  • costruire una relazione sulle 'good practices' per i ciclisti milanesi.

I risultati di questo progetto informeranno i cittadini sui fattori di rischio e le misure di protezione fornendo dei suggerimenti per tutelarsi da possibili furti e supporteranno le aziende nella divulgazione di informazioni utili per prevenire e contrastare i furti di biciclette.

A chi vive o ha vissuto a Milano, a chi ha utilizzato almeno una volta la bici in città (incluso il Bike-Sharing) chiediamo di compilare il questionario MISAP cliccando sul seguente link:

https://forms.gle/bEwexAYqD6vDPr4b6

ci vogliono solo 5 minuti!

Per maggiori info. sul progetto clicca su:

https://www.misapinstitute.com/project/urbike-prevenire-i-furti-di-biciclette-e-sviluppare-nuove-misure-di-sicurezza-urbana/?fbclid=IwAR1ROJf3H0EjWbfVYj9YJdGa3Xg0IQv-pPSH6X-J793IXoemL9ys8_gwEuQ"

grazie!

 

[Photo by Lance Grandahl on Unsplash]

Collezionisti per un giorno

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Fiab Milano Ciclobby sarà una Tappa esperienza in questo gioco per Under 35, organizzato
dai Giovani amici del Museo Bagatti Valsecchi per far conoscere il Museo ai coetanei e contribuire a
portare l'attenzione sull'arte e la cultura a Milano.
Forma una squadra ed iscrivila al link Collezionistiperungiorno.it.
Il gioco si svolgerà domenica 13 Ottobre, nel pomeriggio.
Noi saremo posizionati all'interno del Parco Montanelli vicino all'uscita di via Manin che dà su Via della Moscova.
VI aspettiamo!!

18° Censimento dei ciclisti milanesi: risultati

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Il 18 settembre 2019 Fiab Milano Ciclobby ha effettuato il 18° Censimento annuale dei ciclisti urbani. Appuntamento ormai tradizionale, anche perché il tempo passa, ma resta uno dei pochi rilevamenti che possano dare un'idea dell'andamento del numero dei ciclisti in città.

Infatti, in considerazione della mancanza di dati ufficiali relativi alla ciclabilità urbana, l'iniziativa della nostra associazione cerca di fotografare ogni anno gli spostamenti quotidiani in bici, rilevando i passaggi da e per il centro nell'arco di dodici ore di una giornata lavorativa.

Le rilevazioni effettuate da quasi 60 volontari durante la giornata hanno messo in luce i seguenti dati:

  • Via Beltrami/piazza Cairoli: si passa da 3772 passaggi del 2018 a 3445 del 2019 (-327)
  • Corso Magenta: da 2219 del 2018 a 1846 passaggi nel 2019 (-373)
  • Corso di Porta Romana: da 2077 passaggi del 2018 a 2013 di quest'anno (-64)
  • Corso Venezia/incrocio Senato: da 3753 a 3241 passaggi nel 2019 (-512)
  • Largo Augusto/incrocio Sforza: da 2597 a 2495 (-102)
  • Corso Buenos Aires/incrocio Tunisia: da 3361 a 3041 (-320)
  • via Gioia/Liberazione: da 2669 a 2834 (+165)

Questi dati segnalano una generale tendenza alla diminuzione del numero dei passaggi sia per quanto riguarda le bici di proprietà che per il bike sharing.

La diminuzione si attesta attorno all'8%. Se messa in relazione con l'andamento dei dati registrati dal 2016 al 2018 questa tendenza può essere spiegata anche come una naturale oscillazione del dato. Infatti, dopo il leggero calo che avevamo rilevato tra 2016 e 2017, si era registrato un aumento nel 2018 per poi tornare alla flessioni di oggi.

Ricordiamo che questo tipo di rilevazione, essendo realizzata una sola volta all'anno, non ha pretese di scientificità ma può risultare indicativa di un trend di tendenza.

E' comunque incontrovertibile che il numero dei ciclisti registrati non sembra aumentare ma registra invece una sostanziale staticità, con tendenza alla diminuzione.

L'unico dato di segno opposto è stato registrato nella postazione su via Melchiorre Gioia. Sembra quindi che gli spostamenti quotidiani si siano, in percentuale, allontanati dalla Cerchia dei Navigli per spostarsi più all'esterno. Probabilmente l'evoluzione urbanistica di Milano, con la creazione di funzioni forti, policentriche, unita alle oggettive difficoltà di spostamento nel centro dovute a rotaie, pavé sconnesso, strade strette e congestionate, ha portato alla scelta di itinerari alternativi.

In generale, il dato negativo è comunque spiegabile con la debole attuazione di politiche legate alla promozione della bicicletta e al riequilibrio dello spazio pubblico in favore della mobilità attiva.

Appare quindi chiaro che per mantenere una prospettiva di sviluppo in senso sostenibile questa città deve tenere salda una visione complessiva alla mobilità delle persone e delle merci. La realizzazione di Area B, il nuovo sistema tariffario, la sfida relativa alla nuova micromobilità caratterizzeranno sicuramente la scena della mobilità milanese nei prossimi mesi e dovranno essere resi coerenti con l'azione di promozione della ciclabilità.

Solo così si potrà attuare un solido cambiamento delle abitudini dei milanesi con un miglioramento reale della qualità di vita in città.

Dopo 18 anni di rilevamenti, il censimento dei ciclisti, ormai maggiorenne, ha bisogno di strumenti "maturi" ed occorre che venga quindi istituito un sistema di monitoraggio diffuso e continuo della ciclabilità da parte dell'Amministrazione, monitoraggio indispensabile per poter valutare oggettivamente la bontà degli interventi messi in campo nel tempo.

Guia Biscaro - Presidente Fiab Milano Ciclobby
Marco Capecchi – Vicepresidente Fiab Milano Ciclobby

Campagna Soci FIAB 2020

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