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Rinnovato accordo Trenitalia-Fiab
Posted by admin on 23/06/2007

Riportiamo qui la comunicazione inviata da Romolo Solari a tutti i presidenti delle associazioni aderenti alla FIAB relativamente al rinnovo dell'accordo tra Trenitalia e Fiab, il quale prevede sconti ai soci.


Cari presidenti,


Vi prego informare tutti i vostri associati che è stato rinnovato l'accordo Trenitalia/FIAB che garantisce particolari agevolazioni tariffarie ai soci FIAB. Il testo del rinnovo di quest'anno è piuttosto scarno e si limita a dire: "si rende noto che, sia la Convenzione con il CAI, sia l'accordo con la FIAB, scaduti di validità il 31 dicembre 2006, devono intendersi prorogati fino a nuovo avviso. Si prega di portare quanto sopra a conoscenza di tutto il personale interessato".


Quella proroga "fino a nuovo avviso" fa restare in vigore l'accordo anche oltre la scadenza dell'anno evitando così di andare tutte le volte a richiedere il suo rinnovo. Ovviamente salvo revoca da parte di Trenitalia.


Sappiamo che in biglietteria non conoscono quasi mai l'accordo quindi abbiamo inserito anche quest'anno il rinnovo sul sito FIAB alla pagina


http://www.fiab-onlus.it/treno/index.php


Visto il contenuto scarno del testo del rinnovo consigliamo di non limitarsi a stampare quest'ultimo ma di portare con se anche il testo originario e l'ultimo rinnovo per il 2006 ai fini di continuità. Tutti i testi li trovate alla sopra citata pagina.


Ricordiamo qui di seguito le agevolazioni tariffarie che ci sono concesse:


Gruppi da 3 a 5 persone: sconto 20%; per i ragazzi da 4 a 12 anni è prevista l’applicazione della metà del prezzo ridotto spettante. L’offerta non è cumulabile con altre riduzioni. I biglietti non sono rimborsabili per fatto proprio del viaggiatore; Gruppi da 10 a 50 persone: 30% di sconto, un accompagnatore gratuito ogni 15 persone paganti;

Gruppi oltre 50 persone: 30% di sconto, un accompagnatore gratuito ogni 10 persone paganti con un massimo di 10 accompagnatori.

Non è previsto nessun periodo di sospensione e devono essere rispettati i prezzi minimi per viaggiatore.

Le riduzioni di cui sopra possono subire, a livello regionale, modificazioni per effetto di integrazioni e/o prescrizioni tariffarie.

E' importante ricordare anche che:

Per usufruire delle agevolazioni tariffarie occorre dimostrare l’appartenenza all’Associazione o Coordinamento Regionale, sia al momento della richiesta del biglietto, sia in fase di controlleria, presentando l’elenco nominativo degli appartenenti al gruppo redatto su carta intestata della FIAB”.

Prego di segnalarmi in modo circostanziato (giorno, ora, luogo, personale Trenitalia, ecc.) ogni disservizio in proposito.

Un'ultima cosa: in questi giorni stanno pervenendo a me ed a Lello delle lamentele sul servizio treno + bici scatenate dall'articolo apparso su IL SOLE 24 ORE. Vi prego di inviare tali lamentele anche all'e-mail sportelloreclami@ilsole24ore.com

Romolo Solari

Responsabile FIAB per l'integrazione modale treno + bici


Anche durante Bicintreno...
Posted by admin on 26/04/2007

Carissimi Tutti Ciclisti e Non!
Semplicemente per dirvi che anche il giorno di Pasquetta, 9 aprile 2007, - giornata in cui le bici viaggiano sui treni predisposti gratis (iniziativa FIAB-Trenitalia che è in corso da sette anni) - sul treno IR Livorno-Milano delle 20.02 da Sarzana, non solo non era presente il simbolo “trasporto bici” ma non c’era neanche lo spazio apposito! Ed inoltre, chiedendo in biglietteria informazioni su dove avremmo dovuto mettere le bici, ci fu risposto: “Ah, noi non sappiamo proprio dove sarà il vagone per trasporto bici, voi, al limite, state in testa al treno e poi vedrete il da farsi ….”. Benissimo, ci posizioniamo in testa al treno e, data la folla sul binario, non potevamo certo rifare tutta la banchina per raggiungere la coda del treno, inoltre, non si vedeva da nessuna parte il capotreno. Ecco che, con le solite manovre da acrobati, riusciamo ad incastrare le nostre due bici nello spazio che sta tra l’ingresso del vagone e la fine del vagone stesso, per fortuna non c’è la porta del bagno!!! Strano ma vero, troviamo due posti a sedere proprio vicino alle nostre bici, così possiamo monitorarle in viaggio, a volte il treno fa delle frenate pazzesche e se le bici non sono negli spazi appositi si spostano, si incastrano l’una all’altra, rischi di spezzare i raggi, ecc, ecc, … Arriva la capotreno: non si capisce come, ma di fatto, di sei persone sedute vicine, capisce subito che le bici sono le nostre …. Che faccia da ciclisti ‘sti due qui ….. e ci chiede il biglietto passeggeri e per le bici. Ecco, aspettavamo proprio questo momento! Le dico che oggi è la giornata in cui le bici viaggiano gratis in tutta Italia sui treni predisposti: la sua faccia è stupefatta, incredula ma soprattutto risponde: “Certo che se ce lo dicessero … quelli di Trenitalia” …. Non abbiamo parole! Insomma, per farle capire che non stavamo prendendoci gioco di lei, le abbiamo anche mostrato la recensione dell’articolo: “Il treno sposa la bici: “Pasquetta” sulla via Francigena” (che recitava:”A Pasquetta lascia l’auto e prendi “Bicintreno”. E’ questo il motto della settima giornata nazionale promossa da Trenitalia e FIAB che coinvolgerà anche la Lunigiana …”), scrupolosamente estratto e conservato da noi leggendo il quotidiano “Il Giorno” del venerdì 6 aprile 2007. Insomma, alla fine con grande soddisfazione, le nostre bici hanno viaggiato gratis anche se non negli appositi spazi. A quando quello che ci spetta visto che ogni volta sempre paghiamo il biglietto? Grazie di averci dedicato qualche minuto nella lettura, speriamo vi siate divertiti e magari abbiate anche fatto un po’ tesoro di quello che accade; vi terremo informati sul prossimo giro, partiamo domani, 27 aprile 2007, da Milano a Campiglia Marittima per imbarcarci per l’Elba e ritorno! Wow, sarà un’altra avventura!
Con simpatia: due instancabili ciclisti,
    Fede&Gius.

Pericolo per i viaggiatori alla stazione di Lodi
Posted by admin on 21/04/2007

Carlo Porta
ci trasmette la lettera che segue, inviata a suo tempo, era il maggio 2006, a seguito  di un piccolo incidente occorso durante la salita sul treno alla stazione di Lodi.

Oggetto: Pericolo per i viaggiatori alla stazione di Lodi.

Domenica 23 aprile 2006, alla stazione F.S. di Lodi, in sette persone con biciclette al seguito, si era in attesa, con opportuno anticipo, del treno 2656 delle 19,15 per Milano Centrale.
Il convoglio, giunto puntuale, aveva una lunghezza considerevole e presentava la pilotina per le bici in coda al treno.
Iniziavamo quindi a caricare le bici, operazione questa abbastanza usuale per tutti; essendo soci della associazione cicloturistica Ciclobby-FIAB, siamo abituati alle operazioni di carico/scarico bici che svolgiamo ogni domenica.

Nonostante l’impegno nell’operazione, notavamo che durante il carico non era presente il capotreno e che, tenuto conto della lunghezza del convoglio e dei binari in curva, il macchinista, dalla sua posizione in testa al treno, non poteva vederci.

Dopo che cinque del gruppo erano saliti, il treno ha iniziato la chiusura delle porte; cosa questa ESTREMAMENTE pericolosa, perchè le porte si sono chiuse mentre una sesta persona stava salendo a bordo con la bicicletta in spalla. Tale persona (Andrea Volpato) ha avuto la prontezza di ritrarsi e saltare all’indietro dal primo gradino sulla banchina; nel contempo, anche la persona (Roberto Miuccio) che da bordo lo stava aiutando si è ritratta. Immediatamente le persone ancora in banchina hanno urlato in direzione della testa del treno, mentre quelle a bordo azionavano le maniglie delle porte, ottenendone la riapertura. Pensando quindi che l’episodio si fosse esaurito, ed essendosi le porte riaperte, il Volpato si accingeva nuovamente a salire a bordo. Ma non vi riusciva, in quanto le porte gli si richiudevano nuovamente sulla bicicletta, mentre il treno si metteva in moto.

Vista la situazione di estremo pericolo un altro componente del gruppo (Carlo Porta), già all’interno del bagagliaio biciclette, azionava il freno di emergenza; il treno si bloccava quindi dopo pochi metri. Finalmente si riaprivano le porte e a treno fermo tutti i componenti del gruppo ancora a terra potevano caricare le biciclette e salire a bordo.
Il capostazione ci raggiungeva poco dopo e dichiarava di aver assistito alla scena e di aver attivato in tempo utile il segnale di stop al convoglio.
Poco dopo sopraggiungeva una seconda persona, in divisa, la quale però non si qualificava ne come capotreno, ne come macchinista, ma si limitava a sbloccare il freno a mano da noi tirato.
Quale che fosse il capotreno, durante tutto il viaggio non si presentava, ne per accertare l’andamento dei fatti, ne per il canonico controllo dei biglietti.

In conclusione: nessuno del gruppo si è fatto male, nè le biciclette hanno avuto danni; ma ciò sembra un caso fortuito, per non dire fortunato.
Vi si fa notare infatti che il problema è strutturale: se alla stazione di Lodi, si presenta un convoglio troppo lungo, la curvatura della stazione stessa impedisce al personale presente in testa al treno di seguire le operazioni di carico di eventuali biciclette in coda al treno; né può seguire, il suddetto personale, la salita e la discesa anche solo di semplici gruppi di passeggeri, di persone anziane, di persone lente. Nè si può sperare che tutti abbiano la prontezza di riflessi e l’agilità delle due persone sopra menzionate (Volpato e Miuccio); lascio a voi immaginare quali conseguenze può avere una eventuale caduta, a treno in movimento, sulla banchina o peggio sotto le ruote del convoglio.

Cogliamo infine l’occasione per segnalrvi che abbiamo avuto notizia di simili episodi, occorsi a nostri soci, anche in altre stazioni. Tutti questi episodi hanno come comuni denominatori:
  • una stazione non esattamente rettilinea;
  • la lunghezza del convoglio;
  • la disposizione della pilotina, destinata al carico delle biciclette, in coda al treno;
  • la mancata presenza del capotreno o del personale viaggiante a seguire le operazioni di carico/scarico.
Restiamo quindi in attesa di vostri chiarimenti confidando in un vostro fattivo intervento, atto a prevenire il ripetersi di simili incidenti.

Cordiali Saluti

Roberto Miuccio, Carlo Porta Maffè, Andrea Volpato

A Milano Rogoredo ho sperato...
Posted by admin on 16/04/2007

…ma non è andata bene!!!

Ancora una volta devo denunciare una grave discriminazione effettuata da parte di un dipendente di Trenitalia nei confronti dell’utenza ed in particolare nei confronti di Fiab.

Domenica 8 Aprile mi sono recato alla biglietteria della stazione di Milano Rogoredo per fare i  biglietti comitiva scontati, come da accordo Fiab-Trenitalia, per la mia gita che si è svolta il giorno successivo Lunedì 9 Aprile.

Quando sono arrivato la situazione era favorevole in quanto la coda constava di due sole persone che stavano ultimando la loro transazione.

Al mio turno richiedo due biglietti comitiva per 16 persone con sconto Fiab, Milano-Piacenza e Cremona-Milano, fornendo la lista dei nominativi, le copie degli accordi 2006 e 2007 e suggerendo la procedura di calcolo dello sconto: 15 biglietti scontati del 30% + 1 gratuità.

Nel frattempo il dipendente di Trenitalia viene distolto per qualche minuto dalla sua mansione per una questione non inerente l’emissione dei biglietti; si forma una coda dietro di me di 5 o 6 persone.

Dopo poco avere iniziato la procedura di emissione dei biglietti il dipendente di Trenitalia proclama che non me li può fare subito che dovevo aspettare e che doveva dare la precedenza a chi doveva prendere il treno.

Faccio presente in modo garbato che ho rispettato la coda ed è mio diritto avere il biglietto subito. Mi risponde che “se lei mi dice in questo modo io la mando in Stazione Centrale”.

Sempre in modo garbato rispondo che sarei andato in Stazione Centrale a fare i biglietti e che mi sarei fatto dare il suo numero di matricola.

Prosegue dicendomi che “lei non si può presentare all’ultimo a fare i biglietti” e che lui ha usato una cortesia nei confronti delle persone che devono prendere il treno subito.

Anche se non tenuto ad osservare la sua disposizione acconsento a posticipare la mia transazione allo sportello per agevolare le persone che devono prendere il treno nell’immediato. La prima persona dietro di me chiede due biglietti specificando “per domani”.

Faccio presente in modo garbato che anche i miei biglietti sono per domani e che avevo diritto di averli prima di questa persona in quanto sono arrivato prima allo sportello.

A questo punto il dipendente di Trenitalia mi fornisce il suo numero di matricola e mi invita ad andare in Stazione Centrale.

Questa situazione si è verificata altre volte con questi risvolti: in alcune circostanze il dipendente di Trenitalia si è rifiutato in modo incondizionato di espletare l’operazione; in altre ho aspettato più di un’ora e solo dopo che nessuno doveva più fare biglietti, comprese tutte le persone che arrivavano dopo di me, ho potuto acquistare i biglietti.

Il numero di matricola che il dipendente di Trenitalia mi ha fornito è: XXXXXXX.

    Stefano Antonelli


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