Giro organizzato da Pietro Scafati.

Foto di Carlo Porta.


E' una tiepida mattina pre-estiva, ci stiamo dirigendo verso il fiume Trebbia e iniziamo a percorrere le verdi stradine della campagna piacentina. Costeggiamo Pittolo, Quarto, Ciavernasco, piccoli borghi agricoli caratterizzati dalla presenza di classiche cascine del luogo e palazzine residenziali che si integrano nel paesaggio e ne arricchiscono l'insieme. Pedaliamo veloci, spinti da un buon umore di gruppo e dagli scorci panoramici che si susseguono man mano. Raggiungiamo Rivergaro costeggiando il Trebbia e, attraversando l'ampio parco fluviale, il tonico effetto della vegetazione e delle fresche acque del fiume ci trasmettono una ventata di benessere. Proseguiamo in direzione di Gazzola, la strada è molto ondulata e un piacevole vento favorevole ci sospinge; condizione ideale per tentare una fuga che l'esuberante Alessandro coglie al volo. Scatta velocemente, risponde subito Armando, poi Daniele, Antonietta e Daniela, io accetto la giocosa competizione e spingo con forza riportandomi in testa al gruppo; va avanti così per un po', fino a Rivalta Trebbia in cui ci ricompattiamo. Proseguiamo per raggiungere Momeliano, la strada sale, spingiamo tenacemente sui pedali e l'azione inorgoglisce le nostre ambizioni atletiche; avvistiamo Momeliano, il paesaggio è solare e spettacolare contemporaneamente, ci resta il tratto finale da percorrere con pendenza di circa il 12%, stringiamo i denti e, alla spicciolata arriviamo su. Aimè mancano all'appello tre di noi: veniamo a sapere dopo che, Maria ha sofferto la salita perché poco allenata, Maria Cristina per allergia al polline e Federico per un guasto tecnico alla catena. Vado loro incontro scendendo a piedi, dopo che un signore poco gentile rifiuta la mia richiesta di un passaggio nella sua macchina e raggiungo i tre; concludiamo insieme la salita. Guardo l'orario, siamo in ritardo sul programma, telefono al gestore della pizzeria mio conoscente e ci rassicura sulla disponibilità per il pranzo. Arriviamo in pochi minuti e ci riserva un'ottima accoglienza; ci dispone tutti insieme in una grande stanza, mangiamo un'ottima pizza e un relax che ci ripaga degli inconvenienti sulla salita di Momeliano. Concludiamo la gita a Piacenza salutandoci prima della stazione perché abbiamo diviso il gruppo fra chi ha fatto la tappa gelato e chi no.

Pietro Scafati

P.S.
Ringrazio Ivana che con la sua grinta e un'innata grossa loquacità ha fatto un buon lavoro nel ruolo di "scopa"e Federico, solido cicloamatore che ha sostenuto Maria e Maria Cristina nei momenti delle loro crisi.

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