Giro organizzato da Pietro Scafati.

Foto di Roberto Facchini e Carlo Porta.


Il racconto del capogita

Abbiamo appena lasciato Turbigo e pedaliamo in direzione di Tornavento, costeggiando il canale del naviglio. La mattinata è molto fredda ma ci anima il piacere di una stimolante escursione, in un ambiente inusuale e altamente panoramico. In questo momento i timidi raggi di un sole velato fendono la nebbia diffusa e leggera che si apre al nostro cammino, trasmettendoci la piacevole impressione di una lunga e ripetuta carezza. Si va avanti ancora qualche chilometro e il paesaggio si anima; splende ora un sole luminoso e tutto a noi dintorno si arricchisce di colore. Scorre sul nostro fianco un azzurro naviglio in piena, lo sguardo spazia su vastissimi campi innevati e, sullo sfondo, la cornice delle alpi disposte in semicerchio che avvolgono armoniosamente l'insieme del paesaggio, e noi con esso. Arriviamo nei pressi di Tornavento e la situazione si complica un po', ci sono grossi rami caduti, ostruenti il passaggio, e tanta neve ridotta in pantano; si prosegue a piedi. Prendiamo la cosa con spirito e dopo un ruvido trek di circa cinquecento metri recuperiamo la strada percorribile in bici. Attraversiamo Varallo Pompia, Divignano, Agrate Conturbia; piccoli paesi che raggiungiamo in un'alternanza di saliscendi che, di volta in volta, ci offrono scorci panoramici affascinanti, spesso arricchiti dalla imponente veduta del monte Rosa. E' lora della sosta pranzo e ci concediamo un toast a testa e bevande calde in un bar-pasticceria, scegliendo tutti di tenerci leggeri perché altre salite ci attendono. Raggiungiamo Gattico, quì abbiamo la simpatica sorpresa di ritrovarci attorniati da un corteo del carnevale e apprezziamo l'organizzato folcrore di questa manifestazione popolare. Proseguiamo e raggiungiamo infine la bella verde oasi citata nel titolo comprendente i lagoni di Dormelletto. Ancora qualche pausa per apprezzare queste ultime
vedute, infine giù fino alla stazione di Arona a conclusione della gita. Ho gradito l'apprezzamento di tutti i partecipanti alla escursione e da parte mia esprimo una particolare considerazione per le uniche due donne del gruppo Maria Cristina e Anna Luisa che con bello spirito ed una certa virilità hanno affrontato il tutto gagliardamente.
Arrivederci allora alla prossima
Pietro Scafati

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