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Trenord: da febbraio 2024 bici gratis

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A partire da febbraio 2024 portare la propria bici sui treni di Trenord diventerà gratuito:

https://www.varesenews.it/2023/11/dal-2024-trasportare-le-bici-su-trenord-diventera-gratuito/1781021/

Ricordiamo che il trasporto bici era già gratuito nell'area urbana di Milano (Mi1 - Mi3a) ma da febbraio la gratuità sarà estesa a tutti i treni gestiti da Trenord dove è consentito il trasporto della bici al seguito.

Il trasporto della bici non è permesso su tutti i treni, l'elenco di quelli in cui è consentito si trova qui:

https://www.trenord.it/biglietti/agevolazioni-e-supplementi/trasporto-biciclette

 


 

 

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Giù le mani da Bologna Città 30!

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Zona 30

 

"Il MIT faccia pace con sé stesso sulla Città 30"
Le associazioni per la sicurezza stradale e la mobilità sostenibile difendono l'esperienza bolognese in risposta alle ingerenze del Ministero dei Trasporti

Bologna è la prima grande città italiana a sperimentare un limite generalizzato dei 30km/h sulle strade urbane (eccetto gli assi di scorrimento). Si tratta di un modello sempre più comune tra le città europee grandi e medie, dalla Germania - dove amministrazioni di ogni colore politico hanno fatto questa scelta da oltre trent'anni - alla Spagna - che ha adottato una legge nazionale che istituisce il limite dei 30 km/h su tutte le strade urbane. Anche Olbia, città amministrata da un Sindaco di colore politico opposto a quello di Bologna, è città 30 già da giugno 2021, e altre città stanno lavorando per adottare questa politica.

Bologna Città 30 è appena partita, ma il Ministero dei Trasporti sembra intenzionato a impedire all'amministrazione di Bologna, democraticamente eletta sulla base di un programma che comprendeva tale misura, di andare avanti, parlando di "forzature" e "fughe in avanti".

Come associazioni che lavorano da decenni sui temi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile ricordiamo al Ministro Salvini, che la Città 30 è tra le misure chiave del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale 2030, elaborato dallo stesso MIT, e supportato da linee guida internazionali. È gravissimo che il Ministero non solo non esprima il suo plauso alla città ma addirittura esterni preoccupazione, contraddicendo quindi sé stesso nelle dichiarazioni odierne.

Invitiamo il Dicastero a ripassare meglio le proprie linee programmatiche, e respingiamo con forza questo attacco alle scelte di mobilità dell'amministrazione di Bologna, prese tra l'altro in seno all'autonomia dei territori, un attacco che è figlio della stessa logica con cui è stata concepita la riforma del Codice della Strada voluta dal ministro Salvini, in queste ore all'esame della Camera dei Deputati.

Innumerevoli studi scientifici ed esperienze ormai decennali in tutta Europa confermano l'utilità del limite dei 30 km/h per salvare vite e il suo impatto del tutto trascurabile sulla velocità media di spostamento e sui livelli di congestione del traffico, come evidenziato da questo vademecum. Il Piano globale per la sicurezza stradale adottato dall'OMS su mandato dell'assemblea generale dell'ONU afferma tra l'altro che "nelle aree urbane, dove esiste un tipico e prevedibile mix di utenti della strada (automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni), dovrebbe essere stabilito un limite massimo di velocità di 30 km/h".

Chiediamo a Governo e Parlamento di lavorare per la sicurezza e la salute delle persone, oltre che per la stabilità del clima. A partire dai pendolari e da chi si muove ogni giorno per lavoro, studio, salute o svago; che lo facciano in auto, a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. È in gioco la tutela del diritto di tutti a una mobilità sicura e sostenibile.

Con le città a 30 km/h l'Italia va più veloce.


Clean Cities Campaign
Kyoto Club
Rinascimento Green
Sai che puoi
Cittadini per l'aria
Genitori Antismog
Comitato Torino Respira
Movimento Diritti dei Pedoni
Legambiente
Fondazione Marco Scarponi
Salvaiciclisti
Bike to school
Fiab Milano Ciclobby


[Foto di Jonas Stolle su Unsplash]


 

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BASTAMORTINSTRADA Viale Umbria

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Presidio: Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 19, viale Umbria angolo via Pistrucci/Via Maestri Campionesi

Ivano Calzighetti dalle informazioni di stampa aveva 37 anni ed era padre di un bimbo piccolo. Questa notte stava pedalando in città e ha perso la vita in una collisione con un'automobile guidata da un'altra persona. Questa sera ricordiamo Ivano dalle ore 19 nel luogo dove si è consumata questa ennesima violenza stradale, in viale Umbria all'altezza di via Pistrucci.
Oltre a ricordarlo, chiederemo con forza che Milano diventi città 30 adesso, perché ogni scontro stradale avrebbe conseguenze molto meno gravi per tutte le persone coinvolte se le automobili venissero guidate alla velocità giusta, che in città è 30 all'ora. Se potete venite e in ogni caso passate parola. Grazie.

Alcune foto scattate al presidio (Guia Biscaro)

 

Presidio (foto di G. Biscaro) Presidio (foto di G. Biscaro) Presidio (foto di G. Biscaro) Presidio (foto di G. Biscaro)