PUMS: subito scelte responsabili e azioni concrete

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FIAB CICLOBBY - GENITORI ANTISMOG - LEGAMBIENTE LOMBARDIA
PUMS - diventi il Piano della Mobilità Nuova per la metropoli milanese

"Buon inizio, ma occorrono scadenze certe per le azioni di innovazione"
Priorità ad estensione di area C, Milano a 30 all'ora, regolamentazione della sosta e riordino della logistica merci

«Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile parte con i giusti input, ma occorre definire obiettivi, priorità e scadenze. E quello metropolitano non deve essere uno spirito o un auspicio, ma una pratica ordinaria di governo e di assunzione di scelte, come fino ad oggi non è avvenuto, ad esempio sulle grandi scelte nell'area vasta, che in assenza del capoluogo hanno largamente privilegiato il rafforzamento dell'infrastruttura automobilistica anziché l'integrazione di tariffe e servizi».

L'agenda degli ambientalisti milanesi guarda ad alcune priorità, a partire dalla riduzione della congestione da traffico, da conseguire attraverso l'estensione di area C ma anche con misure efficaci di decongestione al di fuori delle aree centrali: la generalizzata moderazione della velocità (Milano a 30 km/h), il pricing e la regolazione della sosta e l'efficientamento della logistica delle merci, misure implementabili da subito, perché anche con le regole attuali ci sono grandi margini per ridurre l'invadenza e il disagio prodotto delle automobili in sosta, dalla velocità delle auto nei quartieri residenziali e dai troppi veicoli merci che spesso girano a vuoto o a carico ridotto.

«Assicuriamo la nostra disponibilità a partecipare al processo di piano - dichiarano Valerio Montieri, Anna Gerometta e Damiano Di Simine, che hanno partecipato al dibattito in rappresentanza di Fiab Ciclobby, Genitori Antismog e Legambiente - ma ci aspettiamo che il PUMS fornisca un'agenda di obiettivi e scadenze, oltre che di regole di convivenza virtuosa e sicura tra i diversi modi di mobilità, e non nuovi alibi per rinviare azioni che possono essere assunte da subito per attenuare la morsa di congestione, inquinamento e pericolosità stradale a carico degli utenti deboli delle strade milanesi».