E' morto Alfredo Martini ex CT di ciclismo

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Voleva il Nobel per la Pace assegnato alla bicicletta.

 

"Dovevo fare di più" — "C'è chi mi ha eletto ambasciatore di ciclismo, chi mi ha visto come un profeta o un guru o un missionario - ha scritto nel suo recentissimo La vita è una ruota (Ediciclo) -. Invece io ho sempre pensato che avrei potuto fare di più. Se guardo indietro, penso che la bicicletta e il ciclismo mi abbiano dato più di quello che io ho dato loro. Avrei voluto dare il doppio, ma bisogna saper accettare i propri limiti, con onestà. La bicicletta merita sempre di più. Cento anni fa era un mezzo, spesso anche di lusso, per andare a lavorare. Così si sapeva che cosa volesse dire pedalare, in salita e in discesa, sullo sterrato o fra i sassi, la mattina presto o la sera tardi. E i corridori sentivano che la gente gli era vicina, partecipe, entusiasta. Oggi, un secolo dopo, la bicicletta si sta rivelando sempre più importante. È la chiave di movimento e lettura delle grandi città. Un contributo sociale. E non ha controindicazioni. Fa bene al corpo e all'umore. Chi va in bici, fischietta, pensa, progetta, canta, sorride. Chi va in macchina, s'incattivisce o s'intristisce. La bicicletta non mi ha mai deluso. La bicicletta è sorriso, e merita il Nobel per la pace".

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/01-03-2014/morto-martini-93-anni-ospedale-alfredo-scomparso-lutto-nobel-bicicletta-80152748595.shtml

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