La Regione Lombardia ha disposto finalmente un blocco totale del traffico motorizzato per domenica 28 gennaio.

 

E’ noto che il blocco del traffico, in un giorno festivo, ha una efficacia relativa sulla riduzione dell’inquinamento. Avremmo peraltro ritenuto preferibile che tale decisione venisse adottata con maggiore tempestività, senza ulteriori dilazioni e ritardi.

 

Tuttavia, proprio in quanto siamo di fronte ad un intervento di emergenza in una situazione di grave e prolungato allarme, riteniamo necessario che il blocco dei veicoli a motore sia effettivo e completo, dunque comprensivo anche dei veicoli Euro 4, con ammissione di deroghe strettamente limitate e giustificate (mezzi pubblici, mezzi di emergenza e simili).

 

Escludere dall’ordinanza di blocco una vasta platea di veicoli a motore (in primis Euro 4) riduce l’efficacia del provvedimento, è in contraddizione aperta con lo scopo di abbattere il carico inquinante, rende molto più difficili i controlli da parte delle autorità chiamate a vigilare sulla osservanza del divieto di circolazione.

 

Si tratta, inoltre, di fare ogni sforzo, anche da parte pubblica, per incentivare da subito e nel breve periodo forme di mobilità alternativa e ad impatto basso o nullo.

La domenica a piedi in questa ottica è sempre un esercizio utile, anche se sporadico. Purché tale sia davvero. Soprattutto quindi: il blocco del traffico domenicale è apprezzato dai cittadini se consente di vivere una giornata nelle strade in piena sicurezza e nelle migliori condizioni di pedonalità e ciclabilità.

 

Per questi motivi facciamo appello ai cittadini, alle associazioni, ai politici e agli amministratori lombardi affinché si uniscano a noi per chiedere al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, la revisione dell’ordinanza nel senso di estendere il provvedimento di blocco anche ai veicoli Euro 4, com’era nei primi anni dei blocchi domenicali.

 

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)

Luigi Riccardi (presidente FIAB onlus)

 

Maurizio Baruffi (consigliere comunale di Milano – Gruppo Verdi)

Guido Bolzani (presidente CamminaMilano)

Paola Brambilla (presidente WWF Lombardia)

Augusto Castagna (coordinatore Associazione Italiana Città Ciclabili)

Paolo Crosignani (direttore Unità di Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori – Istituto Nazionale Tumori)

Damiano Di Simine (presidente Legambiente Lombardia)

Massimo Ferrari (presidente UTP- Utenti Trasporti Pubblici)

Dario Fo (attore, Premio Nobel)

Paolo Garimberti (giornalista)

Jole Garuti (presidente Stak onlus e direttrice Centro Studi e Documentazione Saveria Antiochia Omicron)

Paolo Hutter (giornalista)

Pier Luigi Marzorati (presidente Fondazione Fabio Casartelli)

Carlo Montalbetti (consigliere comunale di Milano – Gruppo Lista Ferrante)

Federica Pagnacco (Mamme Antismog Milano)

Franca Rame (senatrice – Gruppo Misto IdV)

Giangiacomo Schiavi (giornalista)

Marco Vitale (economista)

Francesca Zajczyck (consigliere comunale di Milano – Gruppo l'Ulivo)