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a ciascuno il suo Pincio?
posted by Presidente on 10/09/2008

Sulla rubrica "Il caso del giorno" di G. Schiavi (Corriere della sera - 9 settembre 2008) L'ex sindaco Albertini difende i 60 mila box
 
A seguire riportiamo l’intervento del presidente di CICLOBBY, Eugenio Galli, inviato al Corriere.
 
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Caro Schiavi,
è difficile restare impassibili leggendo le parole dell’ex sindaco Gabriele Albertini, che elogia sé stesso.
Egli ha agito, per una parte del suo mandato, investito dei poteri di “Commissario per l’emergenza del traffico e della mobilità nella città di Milano”.
Forte di questi poteri, a lui conferiti dal Governo con apposito incarico retribuito, il Sindaco ha creato situazioni da vero e proprio “deficit di democrazia”.
Con opere da lui decise, al di fuori di qualsiasi confronto con la città e con le istanze rappresentative (in particolare: consiglio comunale e consigli di zona), di qualsiasi progettazione partecipata, di qualsiasi condivisione pubblica.
Progetti privati di una funzione “civica”, calati sulla città e non pensati per la città.
Progetti in cui il project financing (il finanziamento ad opera di privati) è diventato alibi per affermare che il pubblico (e quindi i contribuenti) non sborsa un centesimo, dimenticando (?) che si tratta comunque di risorse scarse e di decidere dell'utilizzo di beni appartenenti alla collettività.
Sordo a ogni tipo di appello alla ragionevolezza e al buon senso, come quello che suggeriva una politica di disincentivazione dell’uso dell’auto privata, di rinforzo del trasporto pubblico e delle mobilità alternative, di investimento in parcheggi di scambio sulla cintura esterna, il Sindaco ha preferito la contrapposizione muscolare.
Darsena, piazza Meda, piazza Sant’Ambrogio, non sono solo “casi critici” ma, per il metodo e per il merito, veri e propri sconci che portano la sua firma e la sua responsabilità.
E aggiungo un’ultima considerazione: il fatto che l’attività del Sindaco-commissario sul fronte dell’emergenza, assai ampia, oggetto della delega governativa si sia soprattutto concentrata sul far posto alle auto fin dentro il cuore della città, lasciando le briciole agli investimenti sulla mobilità sostenibile, lascia ben intendere quale sia la concezione sottostante.
Tutto, in questa città, sembra tradursi solo in moneta sonante. 
 
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY)
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