La nuova ciclabile di Viale Tunisia

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Sono in corso i lavori per la nuova pista ciclabile in viale Tunisia.
Obiettivo dichiarato del progetto è realizzare due piste ciclabili protette mono direzionali di circa 800 metri l'una, che mettano in relazione il cosiddetto centro direzionale Garibaldi-Repubblica con corso Buenos Aires e, a seguire, il percorso che conduce verso Città Studi; riorganizzare la sosta dei veicoli; mettere a norma di accessibilità le fermate del tram; adeguare gli impianti semaforici; completare i lavori di attrezzatura delle adiacenti zone "30".
Il 25 giugno FIAB Milano Ciclobby ha organizzato il primo incontro del nuovo ciclo: "Raccontare la mobilità ciclistica", dedicandolo a questo tema con una domanda aperta: "Nuova ciclabile di viale Tunisia: è quel che serve?".

Insieme ai tecnici dell'associazione e ad altri esperti di urbanistica e progettazione abbiamo analizzato le caratteristiche della pista ciclabile in costruzione dapprima con un sopralluogo, poi proseguito con un incontro in sede, durato sino a tarda ora, per approfondire e discutere il tema.
L'alto l'interesse dei numerosi partecipanti ci è sembrato una buona premessa per continuare queste iniziative di "alimentazione culturale", su temi specifici o generali, per favorire la circolazione di informazioni, la conoscenza delle nuove realizzazioni per la ciclabilità e non solo, promuovendo una partecipazione informata e una consapevolezza critica che appaiono sempre più indispensabili per supportare concretamente il cambiamento. Organizzeremo dunque altri incontri che verranno diffusi attraverso i nostri consueti canali (sito, facebook, mailing list).

Nel corso di questo primo appuntamento, Valerio Montieri, Alfredo Drufuca e Matteo Dondé hanno illustrato ai partecipanti sia aspetti legati all'inquadramento di questo specifico intervento, sia riflessioni più ampie relative alla evoluzione del pensiero complessivo sulla ciclabilità a Milano, che passerà anche attraverso la discussione sul PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) nei prossimi mesi, sia infine alla vexata quaestio "piste o corsie ciclabili?", cioè: meglio la ciclabilità in infrastruttura o in segnaletica?
E' stato premesso che in linea di principio l'intervento di infrastruttura ciclabile su viale Tunisia, con i due tratti da 800 metri, ha senso – prescindendo in prima battuta dalle valutazioni sulle scelte tecnico-progettuali – solo se effettivamente realizzato in tempi brevi nelle sue estensioni (verso Garibaldi, da un lato, e verso Piola / Città studi, dall'altro), poiché altrimenti non introduce elementi innovativi di sistema di reale utilità, ma costituisce solo un ennesimo tassello costoso di un mosaico scomposto.

Nel merito, sono state poi messe in luce alcune osservazioni in relazione alle scelte progettuali adottate (che, per inciso, hanno profondamente modificato l'impostazione iniziale del progetto). La principale critica riguarda la decisione di introdurre la ciclabilità riducendo lo spazio pedonale, anziché quello dedicato alle auto, tenendo presente che viale Tunisia è, notoriamente e da anni, una strada con una sosta abusiva sistematicamente tollerata, sia lungo la carreggiata sia su attraversamenti pedonali e scivoli per disabili. Una rigorosa applicazione delle regole del Codice della strada avrebbe dunque probabilmente reso superfluo questo tipo di intervento così pesante e costoso, che si traduce per giunta in una non voluta contesa con altre utenze deboli.

Altri problemi evidenziati nel corso del dibattito sono quelli legati alla inaccessibilità da un lato all'altro del viale, stante la presenza della cordolatura in pietra che impone dei punti di ingresso e di uscita precisi per il ciclista, e dei prevedibili limiti di capacità che la ciclabilità "recintata" pone di fronte alla crescita del numero di utenti della bici, e magari pure alla diffusione di modelli oggi ancora marginali, come le cargo bike; peraltro, la stessa scelta di iniziare la pista a circa 30-40 metri dalla intersezione di corso Buenos Aires limiterà di fatto la possibilità di dare effettiva continuità all'itinerario verso piazza Santa Francesca Romana e Città Studi.

E' stata ancora evidenziata l'esigenza di cambiare passo, svincolandosi dall'idea di una rete infrastrutturata, che va riservata ai soli casi in cui appaia effettivamente necessaria, per la realizzazione del "telaio portante" della ciclabilità, tenendo altresì conto della velocità di realizzazione attuale che non supera i 3 km/anno ed è quindi largamente inefficace a rispondere al fabbisogno urgente di ciclabilità sicura, diffusa, e ottenibile in tempi brevi. In questo senso, un deciso investimento relativo alla messa in sicurezza delle strade, al controllo costante delle infrazioni, alla realizzazione di Isole ambientali, Zone 30 e moderazione del traffico si tradurrebbe in un moltiplicatore di vantaggi, generando miglioramenti qualitativi diffusi a favore non solo della ciclabilità, ma anche della pedonalità e della vivibilità dei quartieri.

Eugenio Galli

 

L'articolo è stato scritto a seguito di questa ricognizione: Nuova ciclabile di Viale Tunisia: è ciò che serve?

Indagine nazionale in bici al lavoro: come e perché

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In ogni caso, raccontacelo! partecipa al sondaggio "IN BICI AL LAVORO: COME E PERCHÉ" organizzato da FIAB in tutta Italia.

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Lavori in via Vincenzo da Seregno (Affori)

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Sono in pieno corso i lavori in via Vincenzo da Seregno, ad Affori, compreso il completamento della rotatoria all'incrocio con via Astesani. I lavori per interrare condutture e quant'altro sono stati eseguiti già nel 2013, poi sono stati rimossi i binari del trenino per Limbiate, il cui capolinea è stato spostato in via Comasina, in corrispondenza del capolinea della MM3. Adesso è il momento della sistemazione di carreggiate, corsie e marciapiedi, il tutto per fare spazio, almeno nelle intenzioni, a filari di alberi, parcheggi longitudinali, corsie protette per ciclisti e pedoni.

Ma il risultato, per ora, non sembra molto incoraggiante, almeno a vedere le foto scattate qualche giorno fa. Attorno alla nuova rotatoria si possono notare marciapiedi strettissimi, cordoli sinuosi e arzigogolati, corsie ciclopedonali che sembrano senza uscita, inserti di ciottolato bianco all'apparenza estremamente fragili, tant'è vero che uno di essi è già stato danneggiato. Un amico ci dice: "Sembra di vedere una pista di minigolf". Insomma, molto fumo. E l'arrosto? Aspettiamo e speriamo.

Danilo Fullin - FIAB Milano Ciclobby

Porte aperte a Ciclobby - prosegue la campagna iscrizioni 2015

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Sabato 24 e domenica 25 gennaio la sede di Fiab Milano Ciclobby è aperta: ti aspettiamo!

Rinnova subito l'iscrizione, o iscriviti se sei fra quelli che ci stanno ancora pensando, per confermare la tua adesione a chi è impegnato nella diffusione dell'utilizzo della bicicletta, in città e nel tempo libero, per un ambiente e una vita più sana, ma anche per non perdere i benefit correlati, primo fra tutti l'assicurazione RC.

La campagna iscrizioni è partita da qualche mese, ma se non l'hai ancora fatto ora è davvero tempo di rinnovare la tua tessera a Fiab Milano Ciclobby.
Naturalmente puoi farlo direttamente dal sito (Come iscriversi), ma se ti fa piacere passare in sede, nel prossimo week end abbiamo organizzato un'apertura straordinaria:
sabato 24 gennaio dalle 10 alle 12, come di consueto, e apertura speciale dalle 15 alle 18
domenica 25 gennaio dalle 10 alle 18

E domenica ci saranno anche i nostri meccanici volontari per una controllata alla bicicletta: luci e freni soprattutto, fondamentali per la nostra sicurezza.

Se anche tu come noi vuoi DARE STRADA ALLA BICI la tua adesione a Fiab Milano Ciclobby è importante: più siamo e più contiamo.

Ti aspettiamo.

  Fiab Milano Ciclobby

Petizione per l'abbonamento treno+bici

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treno+bici

E' in corso una petizione per chiedere a Trenitalia di ripristinare l'abbonamento nazionale al servizio treno+bici.

La situazione del trasporto bici in Italia e' molto variegata. Alcune competenze sono state assegnate alle direzioni regionali, altre sono rimaste a livello nazionale.

Ecco alcuni articoli pubblicati su questo argomento:

Treno e Bici in Emilia-Romagna: facciamo il punto (sito FIAB)
Bici + Treno anno zero (sito FIAB)
Ciclisti, 50mila firme per l'abbonamento scomparso (Repubblica)

Link alla petizione a Trenitalia: Abbonamento bici+treno nazionale

La informazioni di Trenitalia sul servizio Treno+Bici

 

(Immagine adattata da immagine di Greater Bristol Metro Rail utilizzata con licenza CC-BY Attribution 2.0)

 

 

Disponibile online il numero di novembre di Ciclobby Notizie

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È disponibile nella sezione Download del sito il terzo numero di Ciclobby Notizie, il notiziario della nostra associazione.

In questo numero:

  • Cerchia dei Navigli a 30 km/h: moderato ma non troppo
  • La passerella ciclopedonale come metafora
  • Cantieri: fare e rifare... ma mai pedalare?
  • Bici in campo: verso Expo 2015
  • Dossier ciclabilità: gli errori da non fare (2)
  • Lettera aperta al premier Renzi
  • Associazione: è tempo di rinnovare la tessera
  • Raccontare la ciclabilità: le zone 30, Paolo Sarpi e qualcosa in più
  • In ricordo di Aurelio Heger
  • Verso il nuovo codice della strada
  • Senso unico eccetto bici: perché siamo favorevoli

LA CICLOVIA DELLA MARTESANA INTITOLATA A LUIGI "GIGI" RICCARDI

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Si è svolta sabato pomeriggio la cerimonia di dedica a Luigi Riccardi della ciclopedonale lungo il Naviglio Martesana.

Riportiamo il comunicato del Comune di Milano.

Milano, 13 dicembre 2014 - Una targa commemorativa del Comune di Milano sulla Ciclovia della Martesana e il ricordo degli amici più cari. Oggi pomeriggio è stato un giorno speciale per gli amanti della bicicletta e per chi avuto la fortuna di conoscere Luigi Riccardi. Fondatore di Ciclobby e poi presidente della Federazione Amici della Bicicletta, "Gigi" fu il padre del movimento ciclo ambientalista per tanti anni, nonché Medaglia d'oro di Benemerenza Civica del Comune di Milano con la seguente motivazione: "Da 25 anni, con garbo, tenacia e determinazione, promuove la cultura della bicicletta pungolando i pubblici amministratori e i cittadini con incontri, seminari, manifestazioni, studi, pubblicazioni. Punto di riferimento irrinunciabile per quanti sognano e costruiscono una metropoli più sana, più umana, più respirabile, più percorribile."

A sei anni dalla scomparsa, e in occasione del ventottesimo nell'anniversario della Ciclovia della Martesana, è stata scoperta la targa dedicata a uno dei più grandi promotori della cultura delle due ruote. La targa riporta la frase "Ha pedalato per tutti". Alla cerimonia erano presenti l'assessore all'Ambiente Pierfrancesco Maran, il Presidente della Fiab Ciclobby Eugenio Galli e Rosanna Turri in Riccardi.

"Questa targa vuole essere il simbolo di un ricordo e un promemoria per il futuro - ha dichiarato l'assessore Maran -. Riccardi ha davvero pedalato per tutti e si è battuto con tenacia per educare tanti cittadini all'utilizzo della bicicletta.
Se oggi tanti milanesi scelgono di spostarsi sulle due ruote lo dobbiamo anche a lui e al suo esempio. Un esempio che continueremo a seguire, continuando a incentivare l'utilizzo della bicicletta e della mobilità sostenibile".

"La generosità, la passione, la competenza, il trascinante entusiasmo di Luigi Riccardi – ha detto Eugenio Galli - sono stati per molti di noi uno stimolo fondamentale per proseguire ciò che lui aveva intrapreso.
Oggi siamo lieti di poter festeggiare insieme alle istituzioni e ai cittadini la dedica che avevamo proposto non solo per la nostra personale gratitudine nei confronti di Gigi, che ha speso il proprio impegno già in anni lontani, creando il presupposto di quanto oggi esiste e può essere continuato da altri, ma soprattutto per l'importanza che dobbiamo tutti riconoscere all'impegno civico e al valore della memoria che soli possono rendere migliori la nostra società e le nostre città".

Il pomeriggio è continuato con la proiezione del video prodotto dalla Provincia di Milano "Gigi Riccardi e la rivoluzione della bicicletta" e le testimonianze di alcuni amici. Un momento molto sentito a cui hanno partecipato anche Basilio Rizzo, Maurizio Baruffi, Piero Bulgheroni, Augusto Castagna, Edoardo Croci, Anna Gerometta, Paolo Hutter, Simone Locatelli, Pietro Mezzi, Carlo Montalbetti, Aldo Monzeglio, Giulietta Pagliaccio, Costantino Ruggiero, Luigi Santambrogio.

Foto della cerimonia: https://www.ciclobby.it/cms/foto/foto-di-eventi-cittadini/gallery/223

La rivoluzione gentile in bicicletta, articolo di Giuseppina Serafino.

Mancavi solo tu di Paola Riccardi

Il ricordo di Eugenio Galli, presidente di FIAB Milano Ciclobby

Dedica della Ciclovia Martesana alla memoria di LUIGI RICCARDI

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Riccardi pulisce l'alzaia del Martesana

 

Milano, Cassina de' Pomm - 13 dicembre 2014 – dalle ore 15,20

Il 13 dicembre 1986 un piccolo gruppo di volontari, appassionati di biciclette, si radunò a Cassina de' Pomm armato di falcetti e roncole e iniziò a decespugliare la giungla di rovi e arbusti che occupavano lo spazio a fianco del Naviglio Piccolo. Nasceva in quel giorno e con quella iniziativa l'embrione di un'idea, la ciclovia della Martesana, che da Milano, attraverso Greco e Crescenzago, avrebbe portato i ciclisti fino a Trezzo d'Adda e da lì, su per la sponda del fiume, a raggiungere i superbi panorami leonardeschi. La ciclovia è oggi realtà, rappresentando un elemento di unione tra la città e l'hinterland non solo per il tempo libero ma anche per la mobilità quotidiana.

Animatore, propositore, stimolo e traino di quella iniziativa fu Luigi Riccardi, Gigi per gli amici. Fondatore di Ciclobby e poi presidente della Federazione Amici della Bicicletta fu il motore del movimento ciclo ambientalista per tanti e tanti anni; Medaglia d'oro di Benemerenza Civica del Comune di Milano assegnata il 7 dicembre 2002 con la seguente motivazione: "...Da 25 anni, con garbo, tenacia e determinazione, promuove la cultura della bicicletta pungolando i pubblici amministratori e i cittadini con incontri, seminari, manifestazioni, studi, pubblicazioni. Punto di riferimento irrinunciabile per quanti sognano e costruiscono una metropoli più sana, più umana, più respirabile, più percorribile."

A ventotto anni da quell'evento e sei dalla sua scomparsa la città gli dedica la ciclovia, affinché il suo nome rimanga nella memoria collettiva per le future generazioni, come colui che ha pedalato per tutti.

Programma

  • Ore 15,20 Ritrovo in via M. Gioia ang. via De Marchi, all'inizio della Ciclovia della Martesana
  • Ore 15,30 Cerimonia ufficiale:
    • Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua Pubblica, Energia Pierfrancesco Maran
    • Presidente di Fiab Ciclobby Eugenio Galli
    • Rosanna Turri in Riccardi
  • Ore 16,00 Scoprimento della Targa
  • Trasferimento alla sala dell'Anfiteatro Parco della Martesana in via Agordat
  • Ore 16,30
    Proiezione del video prodotto dalla Provincia di Milano "Gigi Riccardi e la rivoluzione della bicicletta"
  • Ore 17,00
    Gigi ha pedalato per tutti – incontro in collaborazione con Fiab Milano Ciclobby
    Ricordi e testimonianze coordinate da Fabio Lopez Nunes – Direttore Progetto Ciclabilità del Comune di Milano.
    Interventi: Maurizio Baruffi, Piero Bulgheroni, Augusto Castagna, Edoardo Croci, Anna Gerometta, Paolo Hutter, Simone Locatelli, Pietro Mezzi, Carlo Montalbetti, Aldo Monzeglio, Giulietta Pagliaccio, Basilio Rizzo, Costantino Ruggiero, Luigi Santambrogio e altri.

Al termine, rinfresco offerto da Fiab Milano Ciclobby.

(La prima foto è un fotogramma di un servizio che il TGR Lombardia dedicò alla giornata di pulizia dell'alzaia del Martesana nel1986; Riccardi impugna le cesoie per aprire il percorso a pedoni e ciclisti. Nella seconda foto Gigi guida con la sua ironica forza Bimbimbici a Milano)

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