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Edizione 2006
Comunicato stampa:

20° Bicinfesta di Primavera

L’annuale appuntamento di Ciclobby FIAB coi ciclisti milanesi


Domenica 19 marzo 2006: torna la bella stagione e torna la tradizionale "Bicinfesta di Primavera", pedalata non competitiva organizzata da Ciclobby-FIAB con lo scopo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino a basso impatto ambientale e la pratica del cicloturismo come forma di turismo lento e rispettoso dell’ambiente.

In particolare, lo scopo di Bicinfesta, giunta quest’anno alla 20° edizione, è di festeggiare l’arrivo della primavera, sicuramente la stagione più adatta alla pratica della bicicletta, richiamando anche l’attenzione di pubbblico e amministrazioni sui temi della mobilità sostenibile, dell’inquinamento, e del diritto di tutti gli utenti, anche quelli “deboli”, a circolare con pari dignità e sicurezza nel traffico. 20 anni da festeggiare con tutti i milanesi, e sono sempre di più, che non si rassegnano a vivere una città grigia, inquinata, rumorosa, triste.

Quale occasione migliore della primavera che ritorna, per ritrovarsi tutti insieme in una allegra pedalata in compagnia, godendo finalmente le bellezze di Milano da un punto di vista assolutamente privilegiato: il sellino della bicicletta?

Ritrovo in via Dante alle ore 9.00, partenza alle ore 10.30; arrivo intorno alle ore 12.30 a Cascina Bellaria (parco di Trenno). Ospiti d’onore quest’anno saranno Fabio Treves e Pier Luigi Marzorati.

La biciclettata seguirà un percorso esclusivamente cittadino, di circa 15Km; i ciclisti saranno scortati lungo il percorso dagli agenti della Polizia Locale e dal servizio d’ordine dei volontari Ciclobby. All’arrivo, per chi lo desidera servizio di ristoro curato dall’associazione Atlha.

Seguiranno musiche e danze popolari a cura del gruppo “La corte del re sole”; tra tutti i partecipanti saranno sorteggiati una vacanza in Trentino, biciclette e accessori vari. Saranno inoltre premiate le scuole elementari e medie più numerose con atlanti, enciclopedie e dizionari Zanichelli. Radio Lombardia sarà la radio ufficiale della manifestazione.

La manifestazione, che si terrà con qualsiasi condizione di tempo, terminerà nel primo pomeriggio.

Quote d’iscrizione:

adulti 5 euro; bambini (fino a 12 anni) 3 euro; nuclei familiari (3 persone e più) 3 euro ciascuno.

È possibile iscriversi presso il gazebo Ciclobby in via Dante, dall’11 al 19 marzo, oppure presso la segreteria Ciclobby in via Borsieri 4/E (zona Stazione Garibaldi). A tutti gli iscritti sarà data in omaggio una simpatica Tshirt offerta da San Paolo; i primi 500 iscritti riceveranno in omaggio anche un utilissimo zainetto Mapei.

Inoltre, con il talloncino d’iscrizione di Bicinfesta, sabato 18 marzo alle ore 10.30 sarà possibile assistere alla proiezione del film “Ritorno a Belleville” presso il cinema Cavour.


Articolo per il Notiziario:

1986-2006 : Bicinfesta di Primavera compie vent’anni

Milano, 21 marzo 1986, primo giorno di primavera: sono le 7:30 di un piovoso venerdì mattina, allorché 30 ciclisti ed una dozzina tra giornalisti ed operatori televisivi, convocati da Augusto Castagna, Luigi “Gigi” Riccardi e Pippo Torri, partono da Porta Venezia per una biciclettata, che si conclude circa mezz’ora dopo in Piazza Duomo.

Il 21 maggio di quell’anno Castagna, Riccardi e Torri fondano Ciclobby, la cui costituzione formale, davanti al notaio, avverrà l’8 giugno 1987; il 21 marzo 1987, un sabato pomeriggio, ha luogo la prima, vera Bicinfesta di Primavera.

Sin dal’inizio è quindi presente il messaggio che ancora oggi permea la manifestazione: festeggiare l’arrivo della primavera, la stagione più propizia per la pratica della bici, affermando nel contempo il diritto di quest’ultima a circolare con pari dignità nel traffico. Già nella prima edizione, preparata in modo artigianale, arrivano circa un migliaio di partecipanti, e l’allora l’assessore al Traffico Attilio Schemmari.

Ricorda Gigi: “All’arrivo ho tirato un grande sospiro di sollievo, perchè non era successo alcun incidente: era la prima volta in vita mia che organizzavo e guidavo una manifestazione di massa in bicicletta !”.

La manifestazione prosegue negli anni successivi, sempre di sabato pomeriggio. Percorso, partenze ed arrivi cambiano di anno in anno: si segnalano in particolare le partenze da Via Andrea Doria e dal Vigorelli, e gli arrivi a Piazzetta Reale.

Anche se i partecipanti restano tra le 1.000 e le 2.000 unità (portoghesi esclusi !), il successo aumenta di anno in anno; già dal 1988 sono introdotte le premiazioni finali, che diventano ben presto un punto di riferimento per i soci di Ciclobby: chi non ha mai sentito dire “... devo cambiare la bici, ma aspetto a vedere se la vinco a Bicinfesta !” ?

Di quelle prime edizioni, Gigi ricorda “... le varie autorità intervenute a pedalare con noi; i testimonial Maria Canins e Jo Squillo; i tricicli per la pulizia delle strade di AMSA; la banda dei bersaglieri; le carrozzine da corsa del gruppo sportivo dell'Associazione Paraplegici; le auto elettriche da corsa della "scuderia" AEM.”

Nel 1995 il salto di qualità: Bicinfesta viene spostata alla domenica mattina (la prima domenica di primavera), e questo permette di avere a disposizione la domenica pomeriggio per il dopo-biciclettata: ristoro, premiazioni, danze, canti e giochi per i bambini aumentano le attrattive offerte ai partecipanti, ma anche il carico di lavoro organizzativo “dietro le quinte”.

Sempre nel 1995, si comincia a tenere il “gazebo” in Via Dante; anch’esso diventa un simbolo di Bicinfesta e cardine della promozione dell’associazione, vero e proprio “happening” per i soci di Ciclobby, che con entusiasmo si alternano davanti e dietro i banchetti, sfidando freddo, pioggia, vento: se Anna Pavan è ormai per tutti “Lady Bicinfesta”, Vanna Bartesaghi diventa la “Signora del Gazebo”.

L’edizione del 2001 tiene a battesimo il gruppo “Under35”, che compie una memorabile propaganda sulla Martesana andando a “volantinare” fin quasi a Cassina de Pecchi.

In futuro, cosa si augura per Bicinfesta Luigi Riccardi ?

È senza dubbio diminuita l'attenzione della stampa anche e soprattutto per un'evoluzione interna dei media: bisognerebbe pensare a cosa fare per risvegliarla. Ciclobby, grazie anche a Bicinfesta - ma anche di tutto il resto che non è poco - è molto conosciuta nei "palazzi", nei media ed anche tra i cittadini; nei confronti di questi ultimi però bisognerebbe fare ancora di più: volantinaggi periodici, banchetti nelle strade e altre presenze tra la gente.

Mi piacerebbe una manifestazione in due tempi: al sabato pomeriggio una pedalata cittadina per tornare ad affermare più esplicitamente gli obiettivi di Ciclobby connessi alla mobilità urbana; il giorno dopo, la domenica, un grande raduno cicloturistico (magari con utilizzo di treni speciali), per affermare l'altro obiettivo di Ciclobby (e della FIAB) che è la promozione della pratica del cicloescursionismo, una forma di turismo, come siamo soliti dire, rispettosa dell'ambiente. Tutto questo, per non rimanere un mero sogno, dovrebbe vedere la discesa in campo di nuovi soggetti di Ciclobby che affianchino Anna, anche per promuovere importarti partenariati con Trenitalia, Regione, Provincia, TCI e via con i partner”.

Quindi... sursum corda ... e buona Bicinfesta a tutti !

Roberto Miuccio

(grazie a Gigi ed Anna per la gentilissima collaborazione)



La poesia di Roberto Piumini:

Per T shirt Bicinfesta 2006

bicicletta

due ruote

leggere

due pensieri

rotondi

pieni di luce

per capire la strada

e sapere

dove conduce


Roberto Piumini da “Io mi ricordo”, Nuove Ed.Romane, 1989



L'articolo pubblicato dopo la festa:

Bicicletta

due ruote

leggere

due pensieri

rotondi

pieni di luce

per capire la strada

e sapere

dove conduce.

Bicicletta

due ruote

sottili

due idee

rotonde

piene di vento

per pensare discese

e sapere

la gioia e lo spavento.

Bicicletta

due ruote

leggere

due parole

rotonde

piene di festa

per parlare col mondo

e sapere

quanto ne resta.


Iniziamo questo resoconto con il testo integrale della poesia che Roberto Piumini ci ha permesso di trascrivere sulle magliette di questa edizione di Bicinfesta. Magliette, va aggiunto, quest’anno più belle che mai, coloratissime, con un bellissimo “gioco di parole” grafico tra i raggi delle ruote ed i raggi di sole, a richiamare i “due pensieri / rotondi / pieni di luce” della poesia. Il quale sole, non ha quindi potuto rifiutarsi di accompagnare l’allegra comitiva pedalante, rendendo Bicinfesta un vero, primo, caldo, gustoso assaggio di Primavera.

La kermesse domenicale aveva avuto un simpatico prologo cinematografico sabato mattina, con la proiezione del film “Ritorno a Belleville” al Cinema Cavour; da rimarcare, la presentazione del noto critico Paolo Mereghetti. Nel contempo, una piccola task force, capitanata da uno scatenato Alessandro “Fieramosca” Galli, si occupava di portare lo storico “Quadriciclo”, sbandierante i vessilli di Ciclobby e della Fiab, dalla sede al gazebo di via Dante.

Domenica mattina, la giornata iniziava con le ultime iscrizioni al gazebo, sbrigate dalle infaticabili Paola Barsocchi e Vanna Bartesaghi; alla spicciolata arrivavano i Presidenti di Ciclobby e FIAB, l’ospite d’onore Fabio Treves, e naturalmente i veri protagonisti: i ciclisti. E man mano che lo spazio davanti al gazebo si affollava di biciclette di ogni tipo, foggia ed età, un vivace, multiforme, cangiante manto arancione andava via via a riempire una via Dante mai così colorata!

Alle 10.30 in punto partiva la 20° Bicinfesta di Primavera, con in testa il Gruppo Sportivo Paraplegici a fare l’andatura. Forte del contributo della Polizia Locale, attenta e puntuale come sempre, e dei volontari del Motoclub, il servizio d’ordine non aveva grosse difficoltà a controllare il flusso di biciclette, se si eccettua la consueta lotta della “prima fila”, che al comando di Donata Schiannini aveva il suo bel daffare per contenere le orde di ragazzini sfrreccianti. Ma qui, applicando alla lettera l’antico adagio “se non li puoi battere, alleati”, Alberto Salerno aveva il colpo di genio: “arruolare” la prima fila di ragazzi, i più scalmanati, per contenere i compagni. Così la pedalata potè proseguire in tranquillità, sulle note diffuse dagli altoparlanti dell’onnipresente Vitaliano Lago.

All’altezza dei bastioni di Porta Venezia, entrava in scena Fabio Treves, perfettamente calato nel ruolo del ciclista urbano d’assalto grazie ad una “arrabbiatissima” Cinelli Bootleg. Tenendo, con perizia, il manubrio con una mano sola, prendeva nell’altra armonica e microfono per improvvisare pezzi del classico repertorio blues. All’altezza della Darsena, veniva affiancato da Simone Bianchi, ed i due davano vita ad un fantastico duetto a pedali, sulle note della celebre “Sweet Home Chicago”... e saranno stati i baffoni, saranno state le bici, saranno state le note, ma per un attimo è stato difficile distinguere il Simone dal Fabio, e viceversa: due autentici Blues Brothers! Il tutto mentre Gigi Riccardi si abbandonava ad una personalissima danza sui pedali, agitando a tempo braccia e gambe.

Verso gli ultimi chilometri, il Quadriciclo, guidato dai due Galli, Eugenio ed Alessandro, coronava la lunga rimonta, portandosi al comando del corteo tra gli “olè” e gli “evviva”. Dopo aver costeggiato il parco di Trenno, si arrivava finalmente a Cascina Bellaria. In un attimo i banchetti dei rifornimenti erano presi d’assalto; nonostante qualche lungaggine, assolutamente fisiologica, alle casse, subito si creavano allegre tavolate ed altrettando allegri picnic nei prati della cascina e negli immediati dintorni. Ovviamente, spuntava qualche pallone, e qualcuno tra i più giovani si allontanava per giocare nelle strutture del parco... anche in questo caso, la scelta della sede si è rivelata azzeccatissima. Qualcuno, di cui non sappiamo se lodare l’amor filiale o biasimare lo scarso attaccamento alla bandiera, si defilava di soppiatto per andare a festeggiare la “festa del papà”.

Cominciava poi la parte “ricreatriva”, ed ancora, Fabio Treves confermava la sua trascinante simpatia, salutando calorosamente dal palco con il solo aiuto della sua minuscola, magica armonica.

Si aprivano le danze popolari, trascinati da Cristina, e dalla “Corte del Re Sole”... c’è da dirlo? Sempre bravi e simpatici.

La festa subiva qualche attimo di tensione per un bimbo che non si trovava... giusto il tempo di rincuorare il padre e il disperso veniva recuperato.

Due parole per i premi: Alessandro Martelli potrà tornare nel suo amato Trentino per una settimana di vacanza, mentre Monica Cropalato, che si è spesa nelle classi dei suoi figli iscrivendo a Bicinfesta una ottantina tra ragazzi e genitori, ha conquistato alle sue scuole (Elementari di viale Mugello e di via Card.Mezzofanti) i premi offerti da Zanichelli.

Grande ammirazione ha infine destato il piano dei progetti di ciclabilità della Provincia, che tutti noi speriamo si possano realizzarre in tempi non “geologici”.

Insomma: tutto molto molto molto bello, tutti molto molto molto contenti. Da ringraziare i volontari di Cascina Bellaria ed in particolare il vulcanico presidente Lino Brundu, il quale, nel darci l’arrivederci, ci ha invitato ad altre iniziative comuni, e ci ha chiesto consulenza per istituire un noleggio bici a favore di chi frequenta il parco di Trenno. E questo è sicuramente un progetto da coltivare ed ampliare, vista l’importanza strategica di questa area di Milano, così verde, così vicina ai grandi impianti sportivi, ai navigli ed ai grandi parchi urbani di Trenno, Cave e Boscoincittà; un’area che, rispetto ad altre zone meno fortunate, è tutto sommato abbastanza dotata di piste ciclabili, sebbene poco integrate tra loro.

Un grazie di cuore a tutti i volontari che si sono impegnati nelle incombenze dell’organizzazione, soprattutto a chi ha presidiato il gazebo, compito che quest’anno è stato reso particolarmente pesante da un freddo e violento vento che ha fatto anche temere il peggio.

Ma lo “staff” è già al lavoro per la prossima grande manifestazione, Bimbimbici. Arrivederci a tutti !

Ghostwriter

Nota: solo al momento di andare in stampa, apprendiamo dell’impresa di Massimo Conter, che si è presentato per la partenza in via Dante alle 11.30, trovando ovviamente solo il gazebo chiuso e ponendo così una autorevole candidatura per l’ambita Borraccia Bucata 2006.

 

Foto di Maurizio Pratesi.


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