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Valli Scrivia e Polcevera (18/11/2007)

Partenza da Ronco Scrivia verso il Santuario della Madonna della Bastia (alt. 670).
La Bastia, località sul valico di confine tra Busalla e Ronco, caratterizzata dal baluardo roccioso del Reopasso, è il punto di contatto tra i calcari dell'Antola ed i conglomerati di Savignone. Il paese deve il suo nome alla bastionata di conglomerato che si erge, caratterizzando tutta la zona, di fronte al Santuario mariano. Il bianco Santuario è dotato di un'agile torre campanaria e la zona rappresenta una meta ambita per i villeggianti. La leggenda narra che, nella prima metà del 1600, fu ritrovata in una fessura una statuina miracolosa della Madonna, la stessa che oggi si può ammirare sul timpano esterno della facciata del santuario. Attorno al 1660 venne eretta una cappella campestre, in seguito ampliata e nel 1722 spostata in un luogo più idoneo. Dinanzi al Santuario, dal 1946, incastonata in una grotta ricavata dal conglomerato, una grande statua di marmo della Madonna.

Dopo una breve sosta ripartenza verso Busalla, Casella e Montoggio da dove prendiamo la deviazione per il valico di Creto.
Lungo la SP 13 che conduce verso Creto si trova il santuario di Santa Maria delle Tre Fontane. Le notizie riguardanti la costruzione di questo santuario sono frammentarie e datano la sua nascita attorno alla seconda metà del secolo XII su una preesistente cella monastica. La tradizione narra dell'apparizione di Maria ad una ragazza sordomuta che per questo riconquistò la parola. Alla notizia clero e popolo accorsero sul luogo indicato dalla ragazza e vi trovarono una statua in legno di Maria col Bambino. La scultura venne portata nella chiesa parrocchiale da dove scomparve nella notte; il mattino seguente venne ritrovata nello stesso luogo dove era apparsa il giorno prima. I convenuti portarono allora la statua in un'altra chiesa da dove sparì nuovamente e fu ritrovata ancora una volta sul luogo del miracolo dove sgorgavano tre rivoli d'acqua mai visti prima di allora. Sono questi tre rivoli che hanno dato il nome al luogo ed al santuario. In merito alla costruzione esistono documenti che attestano lasciti con cui vennero eseguiti alcuni lavori al santuario a partire dal 1213 per arrivare al 1780, anno in cui si arrivò alla costruzione definitiva. Il santuario è costituito da tre navate ed è preceduto da un porticato; sulle pareti accanto all'ingresso si trovano numerosi ex-voto, per lo più dipinti in modo semplice ed ispirati alla vita dei campi.
Giunti a Creto sosta pranzo (a base di panini) al calduccio di una trattoria.

Ci aspetta ora una bella discesa in Val Bisagno che ci porta ai confini di Genova. Non scendiamo però verso la città (si rivelerà un grosso errore, ndr), ma risaliamo le colline verso S. Olcese e le valli attraversate dalla ferrovia Genova Casella. Nonostante le tante belle cose lette su questa ferrovia, il percorso non è decisamente all'altezza delle aspettative. Siamo troppo vicini alla città e si vede e sente: case ovunque e traffico.
Ci concediamo una breve sosta a S. Olcese per acquistare il famoso salame. L'unico insaccato di qualità è tradizione per la zona di Genova.
Ahimé procediamo un pò troppo lentamente e il tramonto si avvicina.
Ci rendiamo conto fin troppo presto che non riusciremo a prendere il treno in tempo a Busalla.
La raccomandazione "Munirsi di luci per il rientro" risulta quantomai essere azzeccata perché gli ultimi 20 km li percorriamo al buio.
Giunti a Busalla prendiamo il primo treno utile per Arquata Scrivia. Siccome per la coincidenza per rientrare a Milano dobbiamo aspettare un pò, decidiamo di cenare (e riscaldarci) in pizzeria.

Le foto si trovano qui

http://www.emmexx.it/Luca/foto/index.php?album=%2F2007%2FScrivia_Polcevera

Album: Valli Scrivia e Polcevera
Password: gitanotturna

Bye, Luca Conter

Ps: Grazie a Estelle Campion per il suo contributo fotografico
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