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Sicurezza stradale partecipata
posted by Presidente on 24/04/2008

Comunicato Stampa                                          Milano 24 aprile 2008
 
E’ on-line www.sicurezzastradale.partecipaMi.it:
 
lo strumento di rete a disposizione dei cittadini per segnalare i punti critici per la sicurezza stradale di Milano mediante discussioni localizzate sulla mappa della città.
 
www.sicurezzastradale.partecipaMi.it è l’iniziativa che la Fondazione RCM - Rete Civica di Milano e Fiab CICLOBBY presentano oggi per promuovere una sicurezza partecipata a Milano, con la collaborazione e il coinvolgimento dei cittadini dando loro la possibilità di contribuire al Tavolo permanente sulla sicurezza stradale del Comune di Milano con contributi raccolti via rete.
 
Le strade italiane, anche quelle urbane, sono tra le più insanguinate d’Europa.
Strutture inadeguate, segnaletica non appropriata, cattive abitudini, comportamenti imprudenti, regole aleatorie, scarsi controlli. Il tutto in una cornice dominata da una forte componente aggressiva.
 
Ogni tanto, di fronte a situazioni di recrudescenza e spesso a seguito dell’eco mediatica suscitata per qualche giorno, si sente qualcuno far la voce grossa (“la patente è come il porto d’armi” disse un ministro qualche anno fa), minacciando sanzioni che poi restano sulla carta ma soprattutto che non aiutano a passare da un concetto di sicurezza “formale” a uno di sicurezza “sostanziale”, quale sarebbe la creazione di una vera cultura della sicurezza, che non può accontentarsi di disseminare il territorio di telecamere ed occhi elettronici.
 
Di fronte a una situazione di tale conclamata gravità si possono scegliere due vie: mettere la testa sotto la sabbia e far finta di nulla, attendendo la prossima vittima, magari accompagnando l’attesa con gesti e riti scaramantici, e così fondamentalmente accettando di confinare allo spazio individuale (ed eventualmente al lutto privato) la gestione di questo problema collettivo, oppure affermare che è venuto il tempo di dire “basta” cercando di costruire, tutti insieme, una nuova consapevolezza.
Noi preferiamo la seconda possibilità.
 
C’è di mezzo anche una questione di civiltà.
Non solo perché è incivile rassegnarsi a fare la conta dei morti, dei feriti e degli invalidi di una guerra non dichiarata. Non solo perché è incivile ritenere che questo sia il prezzo da pagare per la mobilità quotidiana. Non solo perché vi è la necessità di ridimensionare i costi sociali, diretti e indiretti, che la insicurezza stradale quotidianamente impone. Non solo per rispondere a quanto l’Europa ci chiede (dimezzamento del numero delle vittime entro il 2010). Ma anche perché questa situazione incide pesantemente sulla qualità della vita e sul diritto alla accessibilità delle strade che spetta a tutti i cittadini e che risulta invece compromessa per tutti e per qualcuno addirittura negata: ai bambini, agli anziani, alle persone con disabilità, anche solo temporanee, alle utenze cosiddette “deboli”, cioè meno protette da corazze e bull bar... La soluzione va cercata nelle forme di prevenzione collettiva, più che nei dispositivi di protezione individuale.
 
 
La sicurezza stradale non nasce dal caso.
Occorrono interventi che la favoriscano, ma soprattutto è necessario creare le condizioni per una svolta anche in senso culturale, che veda coinvolti tutti gli attori che si muovono sulla platea stradale, superando schematismi ormai banali, come quello che - ancorandosi alla tripartizione: uomo, mezzo, strada - circoscrive la responsabilità ai comportamenti, possibilmente devianti e marginali, con semplificazioni comode, specie sul piano della comunicazione mediatica (es. stragi del sabato sera, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti), ma non realistiche.
 
La sicurezza e l’accessibilità delle strade partono da noi.
Da noi partono le segnalazioni, le proposte, i suggerimenti. All’Amministrazione il compito di vagliarle, approfondirle, dare risposte, in un processo di monitoraggio e di verifica continuo e orientato al raggiungimento di un risultato collettivamente utile.
 
In questa direzione auspichiamo che si muova il Tavolo permanente sulla sicurezza stradale del Comune di Milano, riunito per la prima volta nelle scorse settimane. In questa direzione vanno il documento che CICLOBBY sta preparando sul tema della sicurezza stradale e l’iniziativa on-line di Fondazione RCM – Rete Civica di Milano. La rete che, eliminando i vincoli spazio-temporali di cui la nostra città è particolarmente ricca, può consentire di ampliare la (e-)partecipazione: obiettivo da sempre perseguito dalla Fondazione RCM.
 
 
Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY onlus)
Fiorella De Cindio (presidente Fondazione RCM – Rete Civica di Milano)
 
Per informazioni:
info@ciclobby.it
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