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Ciclisti e pedoni in corteo per la sicurezza stradale
posted by Presidente on 03/12/2011

Alcune centinaia di persone a piedi e in bici hanno partecipato al corteo indetto da Fiab Ciclobby per sensibilizzare la città e l’amministrazione comunale ad una maggiore attenzione sui temi della sicurezza stradale delle utenze cosiddette “deboli”, cioè della mobilità lenta: pedoni, ciclisti, disabili. Bambini ed anziani.
 
“La sicurezza stradale è per tutti” è stato lo slogan della manifestazione.
 
Sappiamo che non si può affrontare il tema della sicurezza stradale solo in chiave di emergenza permanente: l’esigenza di sicurezza sulle nostre strade è un tema che riguarda tutti i cittadini, andando oltre i singoli casi che la cronaca purtroppo continuamente offre. E ciascuno di noi può e deve fare la propria parte. Sapendo che la sicurezza della circolazione sulle strade dipende sia dalle strade, dalla loro manutenzione (che risente della qualità del manto stradale, di buche, pavé sconnesso e binari dismessi, segnaletica debole), sia dai comportamenti individuali e dai controlli messi in atto.
 
Fra i partecipanti, alcuni genitori, insegnanti e alunni della scuola “Carlo Porta”, dove studiava Giacomo Scalmani, il dodicenne ucciso in via Solari alcune settimane fa, che reggevano uno striscione: “Giacomo con noi”. La scuola ha recentemente deciso l’acquisto di una rastrelliera per biciclette, proprio per non scoraggiare l’uso della bici nonostante la grande tristezza e rabbia di questi giorni: «un gesto saggio, di grande altruismo e lungimiranza, che merita plauso e sostegno» ha commentato il presidente di Ciclobby.
Presenti anche alcuni rappresentanti dell’associazione dei pedoni, CamminaMilano, e dei Genitori Anti Smog. E’ intervenuto infine il consigliere Carlo Monguzzi, presidente della Commissione Mobilità e Ambiente di Palazzo Marino.
 
La sicurezza delle strade è un elemento chiave per qualificare la civiltà di una città o di un Paese.
Il presidente di Ciclobby, Eugenio Galli, nel ricordare che l’associazione ha proposto un manifesto per la sicurezza in dieci punti, ha insistito sulla necessità di promuovere una riappropriazione della strada come spazio e bene pubblico, non ad uso delle sole auto.
 
Fiab CICLOBBY onlus
 
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I dieci punti del manifesto per la sicurezza elaborati da Fiab Ciclobby.
 
Per promuovere un cambiamento concreto ed efficace, che possa tradursi in una cultura della sicurezza stradale, e favorire la diffusione di un nuovo codice etico sulle strade, Fiab Ciclobby ha elaborato  dieci proposte:
  1. Assumere un modello di sicurezza condivisa attraverso la ricostituzione della Consulta comunale per la sicurezza stradale, con il coinvolgimento delle rappresentanze degli utenti delle strade, inclusi ciclisti, pedoni e disabili, che possa costituire il luogo di confronto ed incontro anche con i rappresentanti dei vari settori comunali.
  2. Inserire l’educazione stradale come materia di insegnamento sin dalle scuole di grado inferiore, anche con il coinvolgimento della Polizia locale e con particolare attenzione ai temi della mobilità pedonale e ciclistica, come previsto dallo stesso Codice della strada, con disposizione purtroppo ampiamente sottovalutata, se non del tutto disattesa (art. 230, comma 1 CdS).
  3. Coinvolgere le autoscuole per favorire una formazione in materia di guida che sia finalizzata a un comportamento rispettoso di tutti gli utenti della strada, anche i più lenti.
  4. Promuovere campagne di comunicazione istituzionale a fini formativi e informativi con contenuti mirati alle differenti utenze stradali (ciclisti, automobilisti, pedoni, motociclisti, etc.), per sostenere la maggiore sensibilizzazione verso le esigenze della mobilità vulnerabile.
  5. Valorizzare le esperienze di partecipazione civica, come http://www.sicurezzastradale.partecipami.it/
  6. Ampliare nelle aree urbane la diffusione dellezone a 30 km/h e in generale l’adozione di idonee misure di controllo e contenimento della velocità del traffico motorizzato (come raccomandato anche dal Parlamento europeo, cfr. http://www.ecf.com/news/eu-tells-drivers-to-take-feet-off-the-pedal/): moderazione del traffico, ma anche utilizzo diffuso degli autovelox.
  7. Prevedere specifici limiti alla circolazione dei mezzi pesanti in ambito urbano e assicurare il rispetto di quelli già esistenti.
  8. Promuovere l’adozione di provvedimenti tecnici, sui veicoli pesanti, per il miglioramento della visibilità dei cosiddetti “angoli ciechi”, spesso causa di eventi mortali.
  9. Adottare specifiche misure per la circolazione sicura delle biciclette, alcune anche ottenibili con costi estremamente contenuti, come ad esempio: linee d’arresto avanzate (cd. OFO), corsie e attraversamenti ciclabili lungo le strade e utilizzo regolamentato dei marciapiedi (art. 39 CdS e art. 122, c. 9 Reg. att. CdS).
  10. Pubblicare regolarmente rapporti analitici sulle contravvenzioni elevate dalla Polizia locale, suddivise per tipologia di infrazione contestata, anche al fine di consentire valutazioni di efficacia ed efficienza in ordine all’operato dei vigili.
 
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